Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Il pensiero marxista ha elaborato la teoria della lotta di
classe, intesa come contrapposizione di interessi fra gruppi di persone,
relativamente omogenee, appartenenti ad una ”classe”, appunto, per la conquista
di diritti che un’altra classe negava. La “classica” lotta di classe si è
svolta fra datori di lavoro e lavoratori nella società capitalistica. Il dovere
dell’imprenditore capitalistico, anche in quanto appartenente ad una ”classe”
di simili soggetti economici, era ed è l’aumento del proprio capitale
monetario; per raggiungere questo fine egli deve dipendere da altre persone, da
una “classe” di dipendenti ai quali “deve” essere pagato meno possibile la
merce che tale classe vende, il lavoro, che deve “pesare” il meno possibile sui
bilanci aziendali con richieste di sicurezza nel luogo di lavoro, di sicurezza
sociale, eccetera.