Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
Mai come in questi anni il problema
del cibo, la gastronomia, la cucina, hanno occupato spazio nei mezzi di comunicazione,
giornali, televisioni, nelle conversazioni, eccetera. Un po’ è il frutto
benefico dell’esposizione di Milano dell’anno scorso, che aveva come tema: “Nutrire
il Pianeta, Energia per la vita”. A mio parere però poca attenzione è stata
dedicata alla seconda parte dello slogan, anche se, a ben guardare il principale
fine del cibo è proprio fornire energia al corpo umano, quella che permette ai
muscoli pompare aria nei polmoni, di espellere i prodotti della respirazione,
di far circolare il sangue, di sollevare pesi, di salire i gradini; anche se le
occupazioni apparentemente sedentarie comportano un consumo di energia perché
si muovono i muscoli anche per sfogliare un libro, per battere sui tasti di un
computer, per stare seduti davanti al televisore. Poi vengono la gioia del
nutrirsi, la convivialità, le mode alimentari e tutto il resto.