martedì 30 settembre 2014

SM 3694 -- Corridori ciechi verso la catastrofe -- 2014

La Gazzetta del Mezzogiorno, 30 settembre 2014

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Se non fosse una cosa così seria verrebbe quasi da sorridere a pensare alle migliaia di persone che ogni anno da venti anni si trascinano da un paese all’altro a discutere senza risultati su come fermare i peggioramenti climatici. Da Berlino, a Kyoto nel 1997, a Marrakesh, a New Dehli, a Nairobi, alla fascinosa Bali, a Cancun, alla favolosa Doha, a Lima nel Peru, con un supplemento a New York la settimana scorsa. Sono ministri, capi di governo, funzionari ministeriali, esperti, ambientalisti e soprattutto lobbysti, quei funzionari che le grandi industrie mandano in giro ad accertarsi che non venga presa qualche decisione che danneggi i loro affari. Perché di soldi e di merci e di affari, si tratta.